🚀 STATS
📅 DATA DEL VIAGGIO: 11 Agosto 2020
⏳ DURATA: 8 giorni
🚲 DISTANZA: 940km
🏔 DISLIVELLO: 9520m
🌍 PAESI: 🇮🇹
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↔️ TAPPA PIU’ LUNGA: 320km (Andrazza – Formigine)
↕️ TAPPA PIU’ ALTA: 1.621m (Andrazza - Formigine)
🗺 JOURNEY
Nuovo tour per l'estate 2020! Il "Tour dei laghi": lago d'Iseo, lago d'Idro, lago di Ledro, lago di Garda, lago di Carezza, lago di Fedaia, lago di Valle di Cadore e lago di Centro Cadore. Come solito, oltre all'itinerario niente di organizzato: una tenda, una bici e tanta (anzi tantissima) voglia di partire sono più che sufficienti per prendere e partire, il resto si organizza stradafacendo, day by day!
Formigine - Ghedi / 11 Agosto 2020
Come prima tappa direi perfetta per riscaldarci un po e iniziare a far girare un po' le gambe. Si inizia con un bel pezzo di ciclabile sul secchia che ci porta fino a Rubiera. Da qui percorriamo qualche chilometro sulla strada principale che ci porterà fino a Reggio Emilia per poi perderci nuovamente nelle campagne lungo strade e sentieri spettacolari, circondati da ettari ed ettari di campi di grano e pannocchie!
Arriviamo a destinazione intorno alle 16.30 dopo un ultimo pezzo di strada piuttosto massacrante: una ventina di chilometri dritti per dritti, sotto al sole e le macchine che ci sfrecciano affianco. Dopo qualche foto e una rinfrescata contatto Giulio, il ragazzo che avevo sentito poco fa su Warmshower, una piattaforma che permette di chiedere o offrire ospitalità gratuitamente e di conoscere un sacco di persone del posto, appassionate di bici e di viaggi proprio come te.
Giulio e la sua famiglia sono persone veramente ospitali ed accoglienti e ci mostrano subito la nostra camera e subito dopo ci offrono anche una bella doccia calda. Arriva così anche il tanto atteso e desiderato momento della cena. E così tra le chiacchiere e le risate si fa sera e dopo un giretto in centro, un gelato e qualche partita alla Wii in compagnia, ci corichiamo. Ora siamo pronti per iniziare una nuova giornata.
Ghedi - Brozzo / 12 Agosto 2020
Dopo un'abbondante colazione sul terrazzo arriva il momento dei saluti. Si riparte, direzione Brescia a una 20ina di chilometri da lì.
Veramente spettacolare la tratta che costeggia la sponda destra del lago di Iseo che è per la maggior parte ciclabile, attraverso gallerie di roccia, ponti e viste mozzafiato..
Pranziamo all'ombra nel bellissimo parco comunale di Pisogne, dopo aver cercato e ricercato un posticino dove poter mangiare una fritturina di pesce, ma nulla!
Nel pomeriggio arriva il pezzo più tosto: 1300m di dislivello in appena 16km 😰. Tra un tornante e l'altro si scala praticamente in verticale fino ad arrivare finalmente al passo San Zeno, quota 1400m. Una birretta e uno strudel sono d'obbligo prima dell'ultima discesa fino a Brozzo.
Il paesino é talmente piccolo che non abbiamo neanche provato a chiedere ospitalità, troviamo uno spiazzo lungo il fiume, montiamo la tenda e poi a dormire.
Brozzo - Rovereto / 13 Agosto 2020
Altro giro, altro lago anzi, altri 3 laghi: Idro, Ledro e Garda. A prescindere dal dislivello per raggiungerli passare sui laghi è qualcosa che ti rigenera sempre, sia a livello fisico essendo tutto sempre prevalentemente pianeggiante, che a livello mentale assaporando ogni metro di quei magnifici paesaggi. Il tratto più bello in assoluto è il sentiero del Ponale che dal lago di Ledro porta a Riva del Garda lungo un sentiero ghiaiato completamente pedonale e pieno di tornanti e gallerie con vista sul lago di Garda. Veramente spaziale! 🚀
Giornata perfetta fin qui, ma arrivati a Riva succede il disastro: prendiamo una stradina di ciotolato che dal centro sale su ripida, ma non faccio neanche in tempo a fare una pedalata che per l'ennesima volta il deragliatore mi si incastra nel raggio. Questa volta il danno però sembra più serio e decido di chiedere informazioni per un meccanico. Dopo qualche ora arriva il verdetto: cerchio imberlato, forcellino piegato e aperto e deragliatore KO. Insomma, erano le 6.30 e il lavoro stimato era di almeno 3 ore, ma d'altronde non c'erano molte altre possibilità perciò gli lascio la bici e aspetto mentre comincia a riscaldare l'acciaio del telaio con la fiamma per provare a rimettere in posizione il forcellino. Alle 9.30 siamo pronti per ripartire, ringrazio infinitamente il meccanico che mi ha aiutato, avviso il ragazzo che ci avrebbe ospitato su Warmshower
e riprendiamo in notturna fino a Rovereto. Arriviamo per le 10.30 e dopo una bella doccia calda ci fiondiamo a letto.
Rovereto - Bolzano / 14 Agosto 2020
E anche oggi un'altra splendida giornata (e pensare che a guardare il meteo doveva essere una settimana disastrosa). Siamo così attratti dal magnifico paesaggio che ci circonda e che ci insegue lungo tutta la ciclabile dell'Adige che mi dimentico pure di fare delle foto tra le quali sono riuscito a recuperare solo queste quattro.
Verso la tarda mattinata il cielo si comincia a coprire e ogni tanto cade qualche goccia che ci rinfresca un po' la testa. Arriviamo a Bolzano giusto in tempo per ripararci dal breve temporale pomeridiano e ci rifugiamo sotto ad uno scivolo per bambini per prepararci da pranzo.
Da Warmshower nel frattempo non arrivano buone notizie: tutti quelli che ho contattato sembrano essere già pieni o in vacanza, ma per fortuna sono tutti molto disponibili nel aiutarci a trovare delle alternative e altri contatti a cui provare a chiedere. Nel frattempo ne approfittiamo per fare spesa e girarci un po' il centro, poi per mettere le mani avanti cominciamo a cercare qualche prato un po' nascosto per piazzare la tenda.
Alle 18.30 faccio l'ultima chiamata e la risposta è positiva, ma c'è un problema: la ragazza è fuori Bolzano e ci aspettano altri 15km e 1200m di salita 😅 ... ma la doccia e una possibile cena in compagnia sono più che sufficienti per farci ripartire.
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Arriviamo alle 9 e dopo una bella doccia calda ci offrono anche un piatto di canederli accompagnati da un bicchiere di vino, un pezzo di torta fatta in casa e tanta bella compagnia.
Fié - Campestrin / 15 Agosto 2020
Non fatevi ingannare dalla distanza perché da ora in poi si entra nel regno Dolomitico e con il dislivello si inizia a fare sul serio.
Si inizia infatti fin dal primo colpo di pedale con una bella salita al 28% che arriva fin su ad un piccolo forte (quello della foto). Ma questo era solo un antipasto di quello che ci avrebbe aspettato a qualche chilometro di distanza.
Per arrivare al Passo Nigra infatti, ci attendono ben 12 tornanti che ci fanno salire di 700 metri in appena 10km, ma a darci la carica sono proprio i cartelli che segnano il numero di tornanti mancanti per arrivare alla cima, e sugli ultimi due non può che scattare la volata 🚀💪
Dopo esserci rinvigoriti con una bella birra fresca, un pezzo di torta alla ricotta e uno al grano saraceno, si scende fino al chilometro 40 da dove si inizia a risalire pian piano verso Campestrin per gli ultimi 8 chilometri della giornata.
Arriviamo a Campestrin intorno alle 15 e mentre aspettiamo gli amici del campeggio famiglie di Formigine che ci avrebbero ospitato per quella notte, pranziamo e facciamo un po' di spesa.
La serata passa molto piacevolmente tra chiacchiere, giochi e risate in compagnia. La mattina seguente facciamo una bella colazione e rimontiamo le bici per ripartire intorno alle 9.
Campestrin - Forno di Zoldo / 16 Agosto 2020
Fortunatamente i calcoli fatti durante la pianificazione del viaggio su distanza, dislivello e chilometri sulle gambe si sono rivelati esatti e a confermarlo è stata proprio la tappa di oggi. Da Campestrin avevo messo in conto che la stanchezza avrebbe iniziato a farsi sentire e in più siamo sulle Dolomiti e qui non si scherza: bastano due o tre curve e ti ritrovi con la bici in verticale.
Passiamo Canazei e ci dirigiamo verso Passo Fedaia che ci catapulterà finalmente in Veneto. 640 metri in 12 chilometri, ma il paesaggio a 2057 metri con vista sul ghiacciaio della Marmolada gli vale decisamente tutti.
Da qui una ripida discesa fatta di tornanti su tornanti (sembra quasi di essere su una pista di Formula 1) ci riporta fino a quota 970, a Caprile.
E siamo letteralmente a "un passo" dalla fine, manca solo Passo Staulanza! Per fortuna che almeno il meteo è stato dalla nostra parte regalandoci una giornata piuttosto fresca e coperta, ma senza consistenti piogge.
Arriviamo finalmente a Forni di Zoldo e ci mettiamo subito alla ricerca di un posto un po' nascosto dove poter piazzare la tenda. Il menù questa sera prevede gnocchetti di patate con il solito sugo all'arrabbiata che ormai ci accompagna anche a colazione e come secondo, visto che ormai di wurstel il mio stomaco non me vuole più neanche sentirne parlare, un buon mix di piselli, patate, carote e tonno.
Sono le 22.30, di buio ce n'è abbastanza e di gente in giro ormai più nemmeno l'ombra perciò montiamo la tenda e buonanotte 💤
Forno di Zoldo - Andrazza / 17 Agosto 2020
E finalmente è arrivato anche l'ultimo giorno!
Sveglia ore 7 per smontare la tenda ed evitare di essere beccati: poco più avanti infatti, c'era già parcheggiato il furgone della guardia del parco. Ci spostiamo sui tavolini e con molta calma prepariamo una ricca colazione. È l'ultimo giorno e come difficoltà rispetto alle altre giornate, sarebbe stata molto più semplice perciò ce la prendiamo con molta, anzi moltissima, calma tant'è che alle 10 siamo ancora nel parco con il tavolo davanti apparecchiato.
Finalmente ci mettiamo in moto e dopo aver riscaldato un po' le gambe la pedalata assunse un buon ritmo. Solo un ultimo passo ci separava dalla nostra meta: passo Mauria, 1298 m s.l.m.
Proprio lì, quando ormai mancavano appena 10 chilometri, il cielo si ruppe e cominciò a piovere a dirotto. Arrivati al passo perciò, ci rifugiamo sotto una tettoia e nell'attesa che la tempesta si plachi un poco, accendiamo il fornellino per prepararci qualcosa di caldo.
Passò un'oretta, ma il cielo non sembrava molto intenzionato a calmarsi, perciò ci accontentiamo di un piccolo indebolimento per ripartire, tutti bardati, verso l'ultima discesa che ci separava dal traguardo.
Un gran bel viaggio fatto non solo di chilometri e paesaggi, ma anche da incontri che seppur brevi, gli hanno dato un'anima e lo hanno reso del tutto unico. Tanta tanta roba, ma soprattutto tanti tanti grazie a Peps, il mio super compagno di viaggio che mi ha sopportato e supportato per tutto il tempo 💪
Andrazza - Formigine / 24 Agosto 2020
Uno dei motivi principali per cui sono follemente innamorato della bicicletta come mezzo e come stile di vita, è la sua incredibile concretezza e semplicità. Ti sbatte letteralmente la realtà in faccia facendoti sudare ogni singolo centimetro, ma al tempo stesso è così concreta da farti percepire immediatamente i risultati ottenuti e le enormi soddisfazioni che ne conseguono.
E anche questa volta è andata proprio così. Non c'è un solo centimetro di quei 325 chilometri che possa dire di non essermi conquistato con il sangue e per questo proprio questo piccolo record personale oggi, rappresenta per me una tappa piuttosto importante. Importante perché apre nuove strade, nuovi confini, nuove possibilità verso quella soglia che solo qualche anno fa sarebbe stata pura utopia: i 300.
Ho iniziato a pedalare guardando ai 100 chilometri come qualcosa di mitologico, poi nel giro di qualche mese mi sono trovato a lottare per raggiungere i 200 e senza neanche rendermene conto oggi sono qui, con un bel 300 nel cassetto. Non è stato sicuramente il giro più difficile dal punto di vista fisico, ma mentalmente è stato sicuramente qualcosa di nuovo, a cui non mi ero mai nemmeno minimamente preparato.
Oggi tuttavia sono ancora qui, perciò direi che possiamo urlare "Missione Compiuta!" e prepararci alla prossima sfida 💪